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Il week-end del 7-9 aprile '06 ha visto
materializzarsi l'evento più atteso della storia del Lancia
Classic Team, ovvero il Raduno del Centenario Lancia in
Valsesia ("In terra di Lancia"), una creazione voluta dal
socio di lunga data Massimo Sforza proprio nei luoghi nativi
del fu Vincenzo Lancia, fondatore per l'appunto nel 1906
(assieme a Claudio Fogolin di San Vito al Tagliamento) della
LANCIA stessa. La macchina organizzativa di Massimo si era
in realtà già messa in movimento molti mesi prima per poter
raggiungere il successo numerico e qualitativo di cui
racconteremo e le iscrizioni avevano raggiunto la
cinquantina di equipaggi , a partire dalla più antica
Augusta fino alla più recente Thema 8.32. Da tempo, gli equipaggi
provenienti da più lontano e dalla Mostra scambio Automotoretrò di
Torino si sono appropinquati al punto di ritrovo del Meeting già nella
serata del venerdì, ritrovandosi per una cena informale al ristorante
del Centro ippico Mompolino, luogo ameno e silenzioso che consigliamo a
chiunque per qualche giornata ritemprante lontana dagli
stress quotidiani . |
Nella mattinata
di sabato il rombo sportivo delle prime Fulvia Coupè e Beta Montecarlo
del Club AMSAP ( che ha supportato il LCT durante tutto il raduno) ha
svegliato nel modo migliore i primi arrivati e già dalle ore 9.00 sono
iniziate le registrazioni dei partecipanti e la distribuzione dei Kit di
partecipazione curati da Massimo e Monica e comprendenti anche i pratici
Gilet personalizzati con il Logo del raduno disegnato da Filippo Pelillo
per l'occasione .Alla fine della
mattinata l'ampio parcheggio del Mompolino poteva vantare un parco
espositivo degno delle migliori mostre scambio sia per quantità che per
varietà di modelli Lancia per la gioia della vista e dell'udito dei
partecipanti .La carovana si è
quindi messa in movimento e sotto l'attenta vigilanza delle forze
dell'ordine appositamente convenute si è diretta verso Mottalciata con
destinazione Quaregna dove si è tenuto il pranzo e da dove, nel primo
pomeriggio, è partita la prova di abilità cronometrata valida anche (per
i soci CCI) per il Challenge LCT 2006 : la prova consisteva nel
percorrere i 19 km (distanza non nota alla partenza ai partecipanti)
fino a Trivero alla media imposta di 45 km/h su un percorso abbastanza
trafficato e in gran parte in salita quindi ad alto coefficiente di
difficoltà . Il servizio dei cronomen è stato impeccabile ed ha
decretato la vittoria assoluta di Massimo Caligaris su Fulvia Coupè 1.32
del '72 alla media di 45,18 km/h sul nostro Filippo Pelillo su Gamma
Coupé 2500i.e. del '84 alla media di 44,65 km/h. Al terzo posto un altro
dei consiglieri LCT , Michele Chiappa su Gamma Coupé 2000 del '79 (media
44,47 km/h).Gli ottimi
posizionamenti in classifica delle Gamma Coupè hanno, per inciso, reso
felici i proprietari delle 5 "stelle d'argento" (Tomasi, Saccomandi,
Angeloro e, appunto, Pelillo e Chiappa) che hanno partecipato al raduno
anche per sottolineare il 30° Anniversario della presentazione delle
ultime vetture Boxer di casa Lancia (Ginevra, marzo 1976) e che hanno
sempre marciato veloci e compatti durante tutto il week-end .Da segnalare
anche l'ottimo comportamento velocistico della settantatreenne Augusta
del socio Femminella che ha concluso la arrampicata all'incredibile
ritmo di 47,08 km/h , media di difficile raggiungimento anche per
vetture dei nostri giorni ; la Augusta era tra l'altro l'unica vettura
tra le iscritte ad "aver conosciuto" Vincenzo Lancia , deceduto nel 1937
!A puro livello
di curiosità ricordiamo anche la "più veloce della gara" (seppure non
fosse quello l'obiettivo agonistico proposto) che è risultata essere la
Flavia Coupè 1800 del '64 di Pierluigi Tiscornia che ha viaggiato a ben
49,14 km/h di media !La Gara si è
conclusa proprio di fronte allo spaccio della Ermenegildo Zegna dove i
soci del LCT hanno esposto le proprie Lancia ed hanno potuto fare
acquisti con un ulteriore 15% di sconto ; nel tardo pomeriggio gli
equipaggi sono stati lasciati liberi di visitare Biella piuttosto che
Candelo (con il suo pregevole borgo medievale) .La serata si è
quindi conclusa con una ottima cena presso il Ristorante del centro
Mompolino dove è avvenuto uno scambio ufficiale di targhe tra il
Presidente del Club AMSAP , che si è complimentato per lo stato di
originalità e conservazione delle nostre Lancia, e il Coordinatore del
LCT Maurizio Aleotti, con le promesse di un gemellaggio tra le due
realtà .La domenica si è
aperta con il ritrovo nella piazza del paese di Mottalciata, dove si
sono accreditate alcune altre Lancia tra le quali alcune davvero
speciali, come ben due Stratos e la Flaminia coupé GTL del neo socio
Andrea Colombo. Il percorso
prevedeva, lungo una strada panoramica di rara bellezza,
l'attraversamento della Valsesia sino a Fobello, paese natale di
Vincenzo. Giunti a Fobello le numerose vetture hanno trovato un po' di
riposo nella piazza principale, da un lato del quale si inerpica il
sentiero che conduce a Villa Lancia. Dal lato opposto, invece, si trova
il piccolo caratteristico cimitero nel quale riposano le spoglie del
Fondatore. Dopo un percorso
di circa un (faticoso!) chilometro i partecipanti hanno potuto accedere
al parco della Villa di Vincenzo Lancia, aperto per noi per l'occasione.
Non è stato possibile purtroppo accedere ai locali della Villa, ma non
disperiamo di ritentare il "colpo" poiché l'organizzatore del raduno che
ha ricevuto la gentile risposta dell'erede Lancia, ha intuito che dopo
alcuni lavori programmati la Villa potrebbe essere disponibile per una
visita in futuro.La meno faticosa
discesa è stata ulteriormente confortata dal locale presso cui la
pro-loco ha aiutato l'organizzatore nell'accoglienza del pranzo finale,
iniziato con un gradevolissimo aperitivo nel cortile a base di spumante
e miacce, tipica specialità della zona.Le promesse di
un ottimo pranzo non sono state disattese, ed in un clima di grande
serenità e divertimento i numerosi partecipanti hanno potuto godere di
un ottimo clima di convivialità.Al termine del
pranzo, come di consueto, le premiazioni.
La prima coppa è stata consegnata dal coordinatore di sezione, Maurizio
Aleotti, a Massimo Sforza, un importante riconoscimento per l'impegno e
la dedizione nell'organizzare questo importante raduno.
Al primo classificato nella prova di abilità, Massimo Caligaris su
Fulvia Coupé 1300 S, è andata la seconda coppa: una media precisissima:
45,18 Km/h rispetto ai 45 stabiliti!
La terza coppa è stata meritata dalla vettura più anziana: la già citata
Augusta del 1933 del socio Gianni Femminella.
Al consigliere Filiberto Angeloro, da Porto Recanati, è andata la quarta
coppa per la vettura giunta da più lontano.
Un premio speciale per una vettura davvero rara da vedere ai raduni è
andato a Donato Fiume, che ha portato con se la sua Beta Spider America
1800 del 1976. Oltre ai premi
seri non è mancato il premio ormai consueto della "zavorra", che viene
consegnato al socio che giunge accompagnato da altro Lancista o che, per
guai diversi, non può far ritorno a casa sulle "proprie ruote". Quest'anno
la consegna della "zavorra" è stata fatta dal precedente titolare in
carica, il consigliere Corrado Caruso, che terminato il restauro sulla
sua Flavia 2000 LX ha potuto così passare il pesante testimone al
coordinatore Maurizio Aleotti che ha simpaticamente accettato, essendo
giunto a Mottalciata con l'Ardea su un carrello trainato dalla nipotina
"Lybra".
L'Ardea (56 anni compiuti a marzo), ha comunque percorso tutta la
Valsesia da Mottalciata a Fobello sulle sue ruote senza batter ciglio e
non solo: a metà strada è stato necessario chiudere il flusso d'aria al
radiatore perché l'acqua non scaldava nonostante le salite. Che macchina
signora Adele!
(L'Ardea venne pensata da Vincenzo ma il progetto venne ultimato dopo la
sua morte dalla moglie Adele).
Corrado Caruso e
Pierluigi Tomasi
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